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Sacramenti e Liturgia

Fra le opere murarie che Don Carlo Canestri realizzò nei suoi 23 anni di ministero parrocchiale, ce ne sono alcune legate alla liturgia e al culto: l'attrezzatura del presbiterio per la nuova liturgia secondo le direttive del Concilio Vaticano Il e il rifacimento del Battistero. La ristrutturazione di quest'ultimo era iniziata con Mons. Cavanna. Quando l'opera fu ultimata, venne Mons. Cavanna stesso per la Benedizione inaugurale il 9 ottobre 1960.

Il giorno successivo fu celebrato il primo Battesimo.

Il 2 luglio 1961 celebrò la sua prima Messa in S. Alessandro Don Tancredi Baroni, parrocchiano di adozione, ma consacrato a Torino.

La comunità fece festa al novello sacerdote.

Domenica 3 giugno 1965 un'altra lieta ricorrenza: ritornò ancora tra i suoi ex parrocchiani Mons. Cavanna, per la benedizione della Cappella del Sacro Cuore, voluta e realizzata da Don Canestri. In quel giorno c'era un altro motivo di gioia: Sua Eccellenza celebrava il 25° anno di sacerdozio e per l'occasione ricevette in dono una casula, che lasciò alla parrocchia.

Non mancarono purtroppo le liturgie funebri che celebrarono il distacco terreno da persone che molto avevano dato alla comunità nel corso della loro esistenza.

Il 25 febbraio 1966 i parrocchiani si trovarono riuniti per la commemorazione di Emma Baralis, testimonianza continua e gioiosa di servizio accanto al sacerdote. Insegnava l'amore ai fanciulli, che chiamava "i miei angioletti". Disinteressata al massimo, era vissuta povera e povera morì.

Nel febbraio 1980 fu Mons. Cavanna a lasciare un gran vuoto dietro di sé. Un infarto lo colpì all'improvviso e lo stroncò. Un folto gruppo di santalessandrini si recò ad Asti per l'ultimo saluto.

Nel 1983 scomparve un altro personaggio che in S. Alessandro aveva servito fedelmente la chiesa e tutti i parroci del secolo fino a quel momento: Domenico Arnoldi. Presidente del Consiglio Parrocchiale dai tempi di Mons. Ragni, sostenne validamente l'opera dello stesso, quella di Mons. Cavanna e di Don Canestri; fu testimonianza per tutta la vita di fede aperta e viva.

Fervido di iniziative, aveva la capacità di realizzarle con uno stile singolare che induceva alle confidenze. Era un uomo che sapeva dialogare e mediare sul piano parrocchiale e diocesano.

Don Canestri non curò soltanto la partecipazione dei fanciulli alla celebrazione eucaristica domenicale delle ore 9.30.

Alla S. Messa delle 11 erano invitati i giovani che alla prima domenica del mese condividevano l'animazione con il Gruppo Terza Età.

Fu durante il ministero di Don Carlo che a S. Alessandro, come nelle altre chiese, fu introdotta la messa vespertina e più tardi quella prefestiva del sabato. La prima messa vespertina in parrocchia si celebrò in una Domenica delle Palme e vide grande affluenza di fedeli.

Altrettanto accadde per la messa prefestiva.

Vivo il culto a Gesù Sacramentato: attraverso la pratica del primo venerdì, la processione eucaristica della prima domenica del mese, le S. Quarantore. L'apostolato della preghiera e il culto al S. Cuore di Gesù proposero alla comunità momenti di riflessione e di comunione con il Signore.

Anche il culto della Madonna non conobbe pause o diserzioni.

Molto seguite le novene alla Madonna di Lourdes in febbraio, all'Immacolata in dicembre e soprattutto, oggetto di una devozione ormai secolare, la festa, il 29 agosto, della Madonna della Guardia con partecipazione cittadina alla novena e alla processione.

Il mese mariano fu celebrato ogni anno con solennità e cicli interessanti di predicazione che illustravano temi conciliari.

Iniziò Don Canestri la consuetudine della S. Messa celebrata alla sera di ogni venerdì di maggio in cortili diversi. I parrocchiani al di là dello spalto chiesero e ottennero che la conclusione del mese

mariano fosse fatta nel cortile del Consorzio Agrario. Ben 600 fedeli vi si recarono in processione il primo anno, con il simulacro della Madonna; la splendida riuscita della funzione fece si che essa fosse ripetuta negli anni successivi.

L'ultima liturgia del parroco Canestri avvenne al Carmelo di Valmadonna in un grigio mattino autunnale. Durante la celebrazione eucaristica Mons. Canestri assunse ufficialmente l'incarico di Vicario Generale e cessò di essere parroco di S. Alessandro.

Subentrò a lui immediatamente Don Gianni Cossai.

Furono collaboratori di Don Carlo nei 23 anni del suo ministero parrocchiale Don Gianni Merlano, Don Ezio Bruno, Don Maurilio Guasco, Don Walter Fiocchi.

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